La “Terrazza a mare” di Ficarazzi è stracolma, le 200 sedie preparate non bastano ad accogliere i tanti che sono venuti a testimoniare con la loro presenza la solidarietà e l’affetto per il Circolo AUSER che, nel maggio scorso, ha subito l’ennesimo atto vandalico, l’ultimo della serie.Ma questo non ha spaventato il Presidente del Circolo Pino Lo Faso che ha aperto i lavori, né il Presidente emerito Piero Lo Cascio, memoria storica del Circolo, che hanno rivendicato come proseguiranno nell’impegno.Un impegno quello contro la mafia – ha sottolineato Lo Cascio – che deve appartenere a tutti, senza distinzioni politiche, avendo come unico faro la Costituzione nata dalla lotta di resistenza e di liberazione dal nazi-fascismo”. Un orgoglio e un impegno condiviso dal Sindaco Giovanni Giallombardo che ha manifestato la sua vicinanza e quella dell’Amministrazione Comunale (presente anche il Presidente del Consiglio Comunale).

La manifestazione di ieri è stata pensata come risposta pubblica e ufficiale alle minacce ha ricordato Giorgio Scirpa, Presidente Regionale di AUSER, e la la presenza di Mimmo Pantaleo, Presidente Nazionale di Auser vuole essere il segnale che tutta la nostra Associazione è solidale e vicina al Circolo di Ficazzi. Ma siamo qui, – ha ricordato Giorgio Scirpa – a pochi giorni dal ricordo della strage di Via D’Amelio, per ricordare l’impegno ed il sacrificio di Paolo Borsellino e di quanti, in questa lunghissima scia di sangue, hanno dato la loro vita per contrastare il potere criminale e per rilanciare, proprio da un bene confiscato alla mafia, la nostra battaglia affinché quello della restituzione di questi beni al riuso sociale venga sostenuto e rilanciato: questi beni ci appartengono, sono beni comuni e devono tornare utili alla collettività, diventare spazi e luoghi di cultura, svago, socialità, impegno”.

Nelle conclusioni Domenico Pantaleo, Presidente Nazionale di AUSER, ha sottolineato il valore di un’Associazione come AUSER che ha il merito di mettere insieme le persone, di costruire momenti di socialità, convivialità, cultura,  “la cultura della solidarietà contro quella dell’individualismo e della violenza. La socialità come antidoto formidabile contro la cultura mafiosa. La lotta alla mafia deve muoversi su più livelli, vi è quello importante che fanno Magistrati e Forze dell’Ordine, ma non meno importante è quello culturale che possiamo mettere in campo Noi anche per contrastare tanti fenomeni che, solo apparentemente, sono scollegati. Pantaleo ha citato tre esempi, quello della lotta al gioco d’azzardo che riguarda sempre più anziani e giovani, quello dello sfruttamento della immigrazione clandestina e quello dello sfruttamento sul lavoro, nei campi e non solo: sono tanti affluenti che, uniti ai tradizionali “investimenti” criminali e mafiosi, ingrassano una economia criminale che sta invadendo l’economia legale in tutto il mondo.

Pantaleo ha poi richiamato la figura di Paolo Borsellino, il suo coraggio, la devastante consapevolezza che i suoi giorni fossero contati ed il suo destino segnato e di come oggi appaiono ancora più impressionanti i gesti e le parole usati nei giorni che vanno dalla Strage di Capaci a quella di Via D’Amelio. Così come ha sottolineato la questione dei “beni confiscati”, una straordinaria intuizione che fa della nostra legislazione antimafia un modello per tanti Paesi, ma che dev’essere attuata e resa esigibile. Questi beni devo tornare nella disponibilità di tutti e gli Enti del terzo Settore devono essere aiutati anche nella gestione e non abbandonati al loro destino. Pantaleo ha concluso esprimendo la vicinanza e la solidarietà di AUSER, “un’Associazione che non si lascia intimidire e che continuerà a fare la sua parte, contro la mafia, con la socialità e la cultura”.

La serata si è conclusa con le canzoni del Coro dell’AUSER di Ciminnà, al suo debutto, che è stato molto apprezzato.

Qui una piccola Photogallery delle foto di Gaspare Semprevivo, che ringraziamo sempre per la sua disponibilità.

Quella completa la trovate qui:

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