“Il “giardino del benessere” dimostra come una discarica abbandonata possa diventare un luogo di socialità, un elemento di positività nel quartiere, un punto di riferimento per i Cittadini.
I beni confiscati vanno restituiti ai Cittadini e assegnati celermente sopratutto agli Enti di Terzo Settore (APS e ODV) ma questi ultimi vanno aiutati nella fase di acquisizione e gestione del bene.
Per finanziare tutto questo occorrono risorse nazionali, regionali ed europee, una parte del Fondo Unico della Giustizia, oppure pensare a formule di finanziamento come un “2X1000” specifico”.
Occorre una nuova antimafia sociale e dei diritti che parta da questa riappropriazione e socializzazione dei beni che i mafiosi hanno realizzato con la violenza e la criminalità”
Tutto questo ed altro è emerso nel corso del dibattito che si è tenuto a Palermo, nel Giardino del Benessere, in Viale Resurrezione 78, all’iniziativa promossa da AUSER Palermo.
I lavoro si sono aperti col saluto del Presidente di Auser Palermo, Vincenzo Cangemi e l’introduzione di Pippo Romancini della Presidenza regionale, cui è seguita una “tavola rotonda” che ha visto coinvolto il mondo dell’Associazionismo e del Sindacato (Fausto Melluso Arci, Carmelo Pollichino Libera Emilio Miceli Centro Pio La Torre, Peppe Montemagno Forum Regionale del Terzo Settore, Mario Ridulfo CGIL Palermo, Totò Ceraulo SPI CGIL Palermo) ma anche le Istituzioni (Rosy Pennino Comune di Palermo, Antonello Cracolici Commissione Parlamentare Antimafia ARS) il tutto coordinato e diretto da Giorgio Scirpa Presidente Regionale di Auser Sicilia.
Le conclusioni sono state di Enrico Piron della Presidenza Nazionale di AUSER.
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